Oratorio consacrato dei
santi Caterina e Gaetano:
cenni storici
L’Oratorio consacrato dei Santi Caterina e Gaetano risale, con buona probabilità, alla seconda metà del ‘600: è infatti il 14 maggio 1689 che Don Girolamo Vaccari – Parroco della Pieve dei Santi Pietro e Paolo – inviava la propria relazione al Vicario Capitolare, nel corso della quale dava atto di “avere visitato la Cappella dei Conti Orsi (Ursis) dedicata a San Giovanni Battista”. Maggiore chiarezza viene fatta nella relazione del 3 giugno 1700 nella quale si descrivono i luoghi sacri visitati ad Anzola dal Cardinale Giacomo Boncompagni, tra cui spicca “l’altare dedicato a San Giovanni Battista dei Conti Orsi (Ursis) e l’oratorio privato del Conte Orsi”. Appare quindi finalmente chiaro come la relazione attesti l’esistenza di due luoghi diversi: uno è l’altare dedicato a San Giovanni Battista e l’altro è l’oratorio privato. Fu proprio nel corso della propria visita del 3 giugno 1700 che il Cardinale Giacomo Boncompagni prescrisse di dotare il nuovo Oratorio di arredi scari, vesti liturgiche per il celebrante ed altre suppellettili per celebrare la Messa. L’Oratorio fu nuovamente visitato dal Cardinale Boncompagni il 6 settembre 1711, ed anche in questa occasione furono ordinate alcune prescrizioni riguardanti gli arredi ed un nuovo Messale. Un’ulteriore visita venne effettuata da Monsignor Felice Lattanzi il 26 maggio 1746, su incarico del Vescovo prospero Lambertini, il quale nel frattempo era stato eletto Papa con il nome di benedetto XIV.
Il primo documento attestante che l’Oratorio degli Orsi è quello di Santa Caterina è la relazione della visita pastorale del Cardinale Andrea Gioannetti avvenuta il 31 agosto 1779. Tale dedica fu conservata anche quando Villa ed Oratorio furono ceduti al Conte Gaetano Tacconi nella prima metà dell’ottocento. La circostanza è confermata anche nel libro contenente l’elenco delle Chiese parrocchiali della Provincia di Bologna, pubblicato nel 1849, nel quale, tra gli oratori anzolesi, viene indicato anche “quello di Santa Caterina del Signor Conte Tacconi”. Dopo la morte del Conte Gaetano Tacconi, il figlio Ercole ed il nipote Pietro pensarono di onorare la sua memoria ristrutturando l’antico Oratorio modificandone la dedica da Santa Caterina a San Gaetano. Tale variazione avvenne certamente dopo la visita pastorale del Cardinale Domenico Svampa del 1 maggio 1895 data in cui, appunto, il presule bolognese attestò di essersi recato ancora “nell’Oratorio di Santa Caterina della famiglia Tacconi”. Infine, la relazione redatta in occasione della visita pastorale del Cardinale Nasalli Rocca, avvenuta in data 15 ottobre 1922, fornisce gli ultimi spunti sull’Oratorio e sul Santo a cui esso era dedicato, parlandone infatti come “dell’Oratorio di san Gaetano”. Da qui, la dedica definitiva dell’Oratorio consacrato ai Santi Caterina e Gaetano.